Introduzione:

Il panorama economico e normativo italiano si arricchisce di nuove opportunità per le imprese orientate alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione. Il 4 novembre 2023, con la pubblicazione sul numero 258 della Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il DPCM del 15 settembre 2023. Questo decreto fornisce disposizioni cruciali in merito alle certificazioni attinenti la qualificazione di attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione.

Contesto Normativo
In seguito alle disposizioni del cosiddetto decreto “Semplificazioni” (art. 23, co. 2, Dl. n 73/2022), le imprese hanno ora la possibilità di richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare. Questa certificazione determina la classificazione delle attività ammissibili al credito d’imposta in:

  • Ricerca e Sviluppo,
  • Innovazione Tecnologica,
  • Innovazione di design e ideazione estetica.

Ambiti di Applicazione
La certificazione non si limita alle tradizionali attività di ricerca e sviluppo ma si estende anche alle iniziative di innovazione tecnologica finalizzate a obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica. Questa estensione consente l’ottenimento di una maggiorazione del credito, rendendo il tutto ancor più allettante per le imprese attente all’ambiente e orientate al digitale.

Procedura di Certificazione
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato, tramite comunicato stampa del 19 settembre, la firma del DPCM e l’intenzione di favorire l’applicazione agevole del credito d’imposta. A tal fine, è stato istituito un Albo dei certificatori presso la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del MIMIT.

Requisiti e Procedure di Certificazione
Possono presentare domanda di iscrizione all’albo dei certificatori diverse figure, tra cui:

  • Persone fisiche con titolo di laurea idoneo,
  • Imprese di consulenza,
  • Centri di trasferimento tecnologico,
  • Poli europei dell’innovazione digitale,
  • Università statali e non statali,
  • Enti pubblici di ricerca.

La certificazione deve contenere informazioni dettagliate riguardo alle capacità organizzative, competenze tecniche, progetti realizzati o in corso, motivazioni tecniche per l’ammissibilità al credito d’imposta, e dichiarazioni di non conflitto di interesse da parte del soggetto certificatore.

Scadenze e Adempimenti

La richiesta di certificazione può essere presentata a condizione che non siano state riscontrate violazioni relative ai crediti d’imposta in esame. Una volta ottenuta la certificazione, questa deve essere trasmessa al MIMIT entro 15 giorni dalla data di rilascio.

 

Il MIMIT, entro il 31 dicembre 2023, pubblicherà “Linee guida” integrative per la corretta applicazione del credito d’imposta. Sarà possibile richiedere ai certificatori la documentazione necessaria per la valutazione delle attività oggetto di certificazione entro 90 giorni dalla ricezione della certificazione stessa.

CONCLUSIONI

Il decreto entrerà in vigore il 19 novembre 2023, ma l’operatività della certificazione dipenderà da un decreto direttoriale del MIMIT, previsto entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del DPCM.

In sintesi, il nuovo quadro normativo offre alle imprese opportunità significative per valorizzare i loro sforzi in ricerca, sviluppo e innovazione attraverso il riconoscimento di crediti d’imposta. La certificazione diventa un elemento chiave per accedere a questi benefici, richiedendo alle imprese di dimostrare non solo la validità delle loro attività ma anche l’aderenza a specifici standard e requisiti.