Il termine del 31 ottobre ha segnato la scadenza per la presentazione del Modello 770/2023, fondamentale per i sostituti d’imposta, inclusi gli enti pubblici, per comunicare all’Agenzia delle Entrate una serie di dati fiscali relativi al 2022. In questo articolo, esploreremo le modalità di presentazione, i termini chiave e le implicazioni della dichiarazione integrativa.
Presentazione del Modello 770/2023: Modalità e Termini
Il Provvedimento n. 25954/2023 ha stabilito che la presentazione del modello deve avvenire esclusivamente in modalità telematica entro il 31 ottobre 2023. Questa operazione può essere eseguita:
- Direttamente dal sostituto d’imposta.
- Attraverso un intermediario abilitato.
- Per le Amministrazioni dello Stato, tramite altri soggetti incaricati o società appartenenti al gruppo.
Alcune considerazioni importanti:
- La dichiarazione è considerata presentata il giorno in cui l’Agenzia delle Entrate riceve i dati.
- La prova della presentazione è fornita attraverso una comunicazione telematica attestante l’avvenuto ricevimento dei dati.
Modello 770/2023: Correttivo o Integrativo
Nel caso in cui il sostituto d’imposta intendesse rettificare o integrare una dichiarazione già presentata, la procedura richiede la compilazione di una nuova dichiarazione completa, con la casella “Correttiva nei termini” barrata, se la rettifica avviene entro la scadenza. Se la rettifica avviene dopo la scadenza, la casella da barrare è “Dichiarazione integrativa”.
È fondamentale notare che per presentare una dichiarazione integrativa è necessario che la dichiarazione originaria sia stata validamente presentata. La nuova dichiarazione sostituirà integralmente la precedente, identificata tramite il numero di protocollo.
Sanzioni per Dichiarazioni Correttive o Integrative
Per le dichiarazioni correttive presentate entro novanta giorni dalla scadenza, la sanzione applicabile varia da 250 a 2.000 euro, con possibilità di ravvedimento con riduzione a 1/9.
Superati i novanta giorni, la sanzione equivale a quella prevista per omissione.
Si sottolinea che, sia in caso di dichiarazione integrativa che correttiva, va barrata la casella “Protocollo dichiarazione inviata” per indicare il protocollo della dichiarazione da correggere o integrare.
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