Il mondo delle partite IVA e dei professionisti autonomi si arricchisce di una nuova opportunità: il Bonus Partite IVA da 800 Euro. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le dinamiche di questa agevolazione, offrendo una guida completa per chi desidera cogliere i benefici.

Il Contesto
Con la recente manovra, il Bonus Partite IVA assume un ruolo cruciale, consentendo a professionisti e partite IVA iscritti alla Gestione Separata INPS di richiedere un bonus fino a 800 euro in caso di calo di fatturato. Questo rappresenta un ampliamento delle opportunità rispetto all’ISCRO, introducendo l’indennità di discontinuità reddituale.

ISCRO: Un’Analisi Critica
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), introdotta sperimentalmente con la Legge di Bilancio 2021-2023, ha incontrato ostacoli significativi. Dati deludenti sull’accesso e sospetti di requisiti eccessivamente rigidi hanno spinto verso una revisione, basata sull’analisi triennale. Vediamo insieme cosa potrebbe cambiare.

Requisiti dell’ISCRO:

  • Iscrizione alla Gestione Separata INPS.
  • Partita IVA attiva da almeno quattro anni.
  • Reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei due anni precedenti.
  • Reddito dichiarato entro specifici limiti.
  • Regolarità nei contributi previdenziali obbligatori.

Benefici e Importo ISCRO 2024
Il Bonus Partite IVA, una sorta di “cassa integrazione” per professionisti e piccole partite IVA colpite da perdite di lavoro, offre un assegno da 250 a 800 euro per sei mesi. Le partite IVA devono essere iscritte alla Gestione Separata INPS e l’importo varia in base al reddito dichiarato, ma resta sotto la soglia annuale di 12.000 euro.

Calcolo dell’Indennità
L’indennità corrisponde al 25% dei redditi dichiarati nei due anni precedenti, con un limite massimo di 800 euro al mese e un minimo di 250 euro. Questo aiuto mira a fornire liquidità immediata, ridurre il carico fiscale e stimolare l’attività professionale in periodi di crisi economica.

Regole per Ottenere il Bonus:

  • Partita IVA attiva da almeno tre anni.
  • Assenza di titolarità di pensione o assegno di inclusione.
  • Regolarità contributiva obbligatoria.
  • Dimostrazione di perdita di fatturato del 70% rispetto ai due anni precedenti.

Quando Aspettarsi il Bonus
Con l’approvazione della legge di bilancio entro il 31 dicembre 2023, il Bonus Partite IVA sarà operativo. L’INPS corrisponderà l’ISCRO dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Si stima che circa 4.500 persone richiederanno il beneficio nel primo anno di applicazione, finanziato da un contributo dello 0,35% sui redditi da lavoro autonomo a partire dal 2024.

In conclusione il Bonus Partite IVA rappresenta un “paracadute” economico per professionisti e partite IVA con cali di reddito. Oltre a fornire liquidità e ridurre il carico fiscale, stimola l’attività professionale e contribuisce alla stabilità economica dei settori vulnerabili. Approfittate di questa guida per navigare con successo nel mondo del Bonus Partite IVA da 800 Euro e assicuratevi di fare richiesta all’INPS per ottenere questo prezioso aiuto strutturale.