Il 23 Aprile è entrato in vigore il Decreto Ministeriale del 2 Marzo 2018 sull’edilizia libera, in attuazione del Decreto 222 del 2016. La norma contiene importanti novità che riguardano il settore edile. Nel Decreto è contenuta, infatti, la prima lista delle opere che è possibile costruire senza permesso Cil, Cila o Scia. Al momento, le opere di edilizia libera consentite sono 58, ma la lista è destinata ad allungarsi

Sull’edilizia libera si era già espresso il Testo Unico del 2001. In esso venivano definiti gli interventi che era possibile svolgere senza esplicito consenso da parte dei Comuni. Nel Decreto del 2001, però, venivano elencate soltanto le categorie di interventi e non le opere che, nel dettaglio, potevano essere realizzate senza permesso. Tra le categorie di interventi, ad esempio, vi erano le manutenzioni ordinarie, gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche o la creazione di serre stagionali.

Si era reso necessario, pertanto, individuare in modo più chiaro quali opere potevano essere realizzate senza permesso e quali no. Con la normativa attuale, di conseguenza, per ogni categoria prevista dal testo del 2001, viene specificata la tipologia esatta di interventi che è possibile svolgere in regime di libera edilizia.

A tal proposito, il Decreto 222 del 2016 aveva per la verità già individuato le opere che dovevano rientrare nel campo dell’edilizia libera, ma non era stato esaustivo. In esso, d’altronde, si prevedeva una specifica norma attuativa che avrebbe preso vigore solo con un successivo provvedimento: il Decreto Ministeriale del 2 Marzo 2018.

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2018-02-23/casa-prime-58-opere-cui-non-serve-permesso-084443.shtml?uuid=AEVvkq4D

La lista delle opere contenute nell’ultimo Decreto sono il frutto di un’intesa raggiunta nel Febbraio 2018 dalla Conferenza unificata Stato Regioni. In essa si è siglato un accordo sul glossario unico con l’esatta definizione degli interventi che non richiedono titolo abilitativo per essere compiuti.

Il glossario dell’edilizia libera
La lista contenuta all’interno dell’allegato 1 del Decreto del 2 Marzo 2018 segna una linea di confine in campo edile. Vengono infatti individuati una serie di interventi che d’ora in poi è legalmente concesso eseguire senza permessi.

Il glossario da un lato conferma le opere per cui era già evidente, dal Decreto 222 del 2016, che non fosse necessario alcun permesso. Tra queste possiamo ricordare quelle di manutenzione ordinaria, l’installazione di pompe di calore o i lavori inerenti i movimenti di terra. Dall’altro, però, elenca nel dettaglio gli interventi sui quali adesso i Comuni non possono più porre veti.

Grazie alla lista contenuta nel glossario, in altre parole, si hanno notevoli vantaggi da un punto di vista legislativo. I Comuni e i cittadini, infatti, potranno riferirsi a tale elenco per capire quando è opportuno imporre vincoli e quando, invece, sussiste la libera edilizia. Lo stesso vale per le imprese che, in futuro, potranno valersi di questi chiarimenti, senza rischiare di incorrere in sanzioni.

L’elenco degli interventi di edilizia libera
La prima categoria di interventi che il glossario specifica riguarda la manutenzione ordinaria, come d’altronde previsto dal Testo Unico per l’edilizia. In questo caso, vi è edilizia libera per i lavori inerenti, tra gli altri, la pavimentazione, l’intonaco, gli elementi decorativi, le rifiniture delle scale o i rivestimenti.

Riguardo le pompe di calore di potenza termica inferiore a 12 kW, invece, sono consentiti i lavori riguardanti la pompa di calore aria-aria. Altri interventi consentiti sono quelli del deposito di gas di petrolio liquefatti, o, per le barriere architettoniche, l’installazione di ascensori, rampe o dispositivi sensoriali.

Per i movimenti di terra, inoltre, sono inclusi i lavori di cura del terreno agricolo, della vegetazione, di impianti di drenaggio e simili. Lo stesso vale per le serre mobili stagionali e le pavimentazioni di aree pertinenziali, come locali tombati o vasche di raccolta delle acque. In aggiunta, tra gli interventi di edilizia libera non bisogna dimenticare i pannelli solari, o le opere ludiche, come aree gioco bambini, tende e ripostigli.

In ultimo, altri interventi di edilizia libera sono concessi sui manufatti leggeri in strutture ricettive all’aperto, come camper o case mobili. Oppure, per quanto concerne le opere temporanee, la realizzazione di gazebo, stand fieristici, servizi igienici mobili o elementi espositivi vari.

Per il dettaglio completo degli interventi di edilizia libera contenuti nel glossario del Decreto del 2 Marzo 2018, andare a questo link: http://www.italiasemplice.gov.it/media/2528/glossario-edilizia-libera.pdf

Edilizia libera: quale futuro?
L’elenco degli interventi permessi non è esaustivo, in quanto è molto probabile che verrà aggiornato in futuro. Nello specifico, l’elenco dell’Allegato 1 rimanda a tutti quegli interventi edili permessi in attività di edilizia libera. Per le opere edilizie realizzabili mediante Cila, Scia, verranno costruiti appositi e ulteriori elenchi. Quando la lista degli elenchi dei vari interventi sarà completa, si avrà un glossario unico di tutti i lavori edili.

Il tema, inoltre, si incrocia anche con quello degli sconti fiscali. Secondo l’Agenzia delle Entrate, infatti, in caso di assenza di un titolo abilitativo per lo svolgimento dei lavori edili, vi sono specifiche procedure da seguire per le agevolazioni.

Bisogna premunirsi in primo luogo di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Tale dichiarazione è necessaria per dimostrare l’effettivo inizio dei lavori. In seguito, dopo aver attestato che gli interventi rientrano tra quelli agevolabili, per richiedere la detrazione occorre conservare le fatture pagate. I pagamenti, però, sono da effettuarsi solo tramite bonifico parlante.

Per semplificare le procedure sugli sconti fiscali, è in discussione, a tal proposito, l’adozione di modelli unificati. Tali modelli saranno utilizzati in maniera uniforme sia dai Comuni che dalle Regioni.

In caso di dubbi sull’edilizia libera, sugli interventi che puoi svolgere, su quelli che hanno vantaggi fiscali e su come far valere i tuoi diritti, contattaci.

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