Negli ultimi anni il tema della sicurezza informatica, o cyber security, è diventato preponderante per ogni tipologia di azienda. Se le imprese di grandi dimensioni sembrano essere corse ai ripari, non è accaduto lo stesso per le piccole e medie imprese. Le PMI, infatti, danno in genere priorità ad altre tipologie di investimenti. Trascurare però il temadella sicurezza informatica può portare a enormi danni imprenditoriali.

Perché la sicurezza informatica nelle PMI?
Le piccole e medie imprese, per lo più per motivi finanziari e di risorse, tendono a far confluire i propri investimenti nei processi produttivi. In questo modo, lo sforzo è teso a migliorare la produzione e ad essere garante di qualità nel settore in cui la PMI opera. L’interesse principale di una PMI è, ovvero, quello di mantenere intatta la propria competitività e di svilupparsi all’interno del mercato di riferimento.

Nel settore delle PMI si tende a pensare che il tema della sicurezza informatica riguardi più le imprese di grandi dimensioni che quelle piccole. Tuttavia, se consideri che il 99% dell’economia italiana è formata da PMI, allora le cose cambiano. E cambiano ancora di più se consideri che una piccola e media impresa è il più delle volte al centro di un’enorme filiera. All’interno di tutta la filiera, infatti, vi è uno scambio di dati, oramai quasi sempre in digitale, spesso sensibili e di grandi entità.

Si evince che la probabilità che un attacco informatico colpisca una piccola impresa è quindi sicuramente elevato. O comunque non inferiore rispetto alla probabilità che lo stesso attacco colpisca una grande azienda. E se non sono state apportate le necessarie precauzioni informatiche, i danni per la PMI in questione potrebbero essere davvero rilevanti. L’attacco alla sicurezza informatica potrebbe danneggiare sia la PMI che ha avuto il danno, che tutte le altre facenti parte della filiera.

Creare un clima di cyber security e garantire un livello di sicurezza informatica adeguato è quindi una prassi obbligatoria. Diviene fondamentale per difendere quegli stessi processi produttivi su cui la PMI fa confluire i suoi principali investimenti. E’ un modo, in altre parole, di proteggere e prendersi cura della propria attività imprenditoriale.

Cloud Computing e sicurezza informatica per la PMI
Per la PMI aumentare il proprio standard di sicurezza informatica è sia necessario che doveroso. In un mondo sempre più interconnesso, esistono dei sistemi digitali piuttosto promettenti sotto questo punto di vista. Uno di questi è offerto dal Cloud Computing.

Il Cloud Computing è una metodologia informatica che permette di esternalizzare porzioni di sistemi informativi, come dati, documenti o altri file, su un provider.

L’impresa può ovvero usufruire di risorse software e hardware esterne tramite un server remoto, minimizzando di conseguenza gli attacchi informatici o le conseguenze di questi ultimi. I dati, infatti, verranno memorizzati su un archivio esterno di un provider, il quale, peraltro, si occuperà di proteggerli.

Il Cloud Computing è uno dei metodi più efficaci, e forse economici, per garantire alle PMI un buon livello di sicurezza informatica. O perlomeno una salvaguardia efficace dei propri dati sensibili. Ciò tuttavia non toglie che lo stesso Cloud Computing possa essere soggetto ad attacchi di cyber security. Il tutto però viene gestito dal provider, e non direttamente dall’azienda, con appositi sistemi di sicurezza informatica. Non sarà, infatti, la PMI a doversi occupare dei sistemi di protezione, ma il provider presso cui l’impresa ha sottoscritto l’abbonamento.

La sicurezza informatica nella filiera di una PMI
Una PMI è sempre al centro di una fitta rete di relazioni, oramai sempre più informatizzate. Si tratta delle Internet of Things (IoT), o delle filiere informatizzate, su cui migliaia di aziende si poggiano per sviluppare la propria competitività produttiva. Apportare le necessarie migliorie dal punto di vista della sicurezza informatica, vuol dire proteggere questa rete e dare un’aggiunta di valore a tutta la filiera.

Gli attacchi cyber delle reti informatiche smart, difatti, possono riguardare i wereable device (dispositivi notificatori), le macchine connesse in rete o i robot aziendali. Ognuno di questi strumenti può essere attaccato in vari modi. Alcuni attacchi informatici mirano a danneggiare i dati sensibili, influenzando negativamente il funzionamento delle macchine. Altri possono apportare semplicemente danni fisici, sabotaggi di prodotti o blocchi di linee di produzione. In ogni caso, l’attacco è il più delle volte funzionale a mandare in tilt tutto il sistema per prelevare informazioni sensibili ed effettuare frodi.

La protezione informatica dell’Internet of Things riguarda anche la mobile security. Essa fa rimando alla sicurezza informatica di smartphone, tablet e laptop aziendali, nonché della rete a cui sono connessi. Qualsiasi PMI, al giorno d’oggi, non può fare a meno di questi strumenti.

Le nuove modalità di lavoro smart, peraltro, espandono il rischio di cyber attacchi anche al di fuori dei confini aziendali.

Se dunque una PMI è inserita all’interno di una tecnologia di Internet of Things il livello di sicurezza deve necessariamente aumentare. La superficie su cui un hacker può agire, infatti, è in questi casi molto più elevata, in quanto vi è un enorme numero di dispositivi connessi. Prelevare dati sensibili qualora non sia presente un efficace sistema di protezione informatica, potrebbe essere davvero facile per un hacker. E, dunque, pericoloso per la salute della tua PMI.

Qual è il livello di sicurezza della tua PMI?

Quelle elencate sono solo alcune delle tematiche e degli elementi che una PMI deve tenere sotto controllo. Una PMI, d’altronde, non può considerarsi esente da questo processo di cyber security. La sicurezza informatica, d’altronde, riguarda tutte le realtà aziendali, specialmente in un mondo come quello odierno sempre più interconnesso e digitalizzato.

Non sempre, tuttavia, una PMI si rende conto di quanto importante sia agire su questo fronte. Ogni tipo di impresa, peraltro, è esposta in maniera differente alle minacce, sulla base delle sue stesse caratteristiche e della capacità che ha di affrontarle.

Costruire un sistema informatico che sia sicuro e protettivo nei confronti della tua attività, le conferirà sicurezza e lungimiranza. Vuol dire proteggere da danni accidentali, a volte irreparabili, la produttività e la competitività su cui probabilmente hai già investito parecchio. Agire solo quando l’attacco informatico è stato già portato a termine, spesso non è sufficiente.

E’ per questo che lo Studio Trevisan Stefano ti offre supporto e consulenze dedicate in tema di sicurezza informatica. GRATUITAMENTE con uno stress test, analizzeremo la tua attività e il livello di protezione di cui godi al momento, ci porterà a definire il modello di sicurezza che più si adatta alla tua impresa. Potremo migliorarlo, salvaguardarlo o implementarlo. Il tutto, però, con un chiaro obiettivo: garantire serenità e lungimiranza alla produttività della tua azienda, piccola o media che sia.